RECUPERO CREDITI PROFESSIONALI E DI BENI E SERVIZI
NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
La lentezza della pubblica amministrazione nel pagare i suoi debiti nei confronti dei privati (professionisti) ed aziende che forniscono servizi è ormai notoriamente un problema per chi deve far fronte alle esigenze di sussistenza di vita e lavorativa.
Troppo spesso l'Amministrazione pubblica si avvale di servizi forniti "dall'esterno" senza riconoscere il corrispettivo - oggetto di contratto - in tempi così detti ragionevoli, anche per le scadenze fiscali che i soggetti stessi devono onorare nei confronti della medesima P.A. quale riscossore di tasse e tributi.
Eppure, nonostante vi sia una normativa stringente in materia che stabilisce modalità e tempi celeri e certi per i pagamenti da parte della P.A., quest'ultima disattende puntualmente queste regole. D'altro canto lo Stato - tranne una ipotesi residuale di possibilità di "compensazione" tra debiti del cittadino nei confronti della stessa P.A. e crediti del primo (ipotesi che si applica solo dopo che il Fisco ha emesso cartelle esattoriali di riscossione), non ha previsto alcun altro sistema di compensazione, se non costringere il privato o le aziende ad attivare le procedure di riscossione forzosa nei confronti della P.A. per propri crediti.
Eppure la normativa che stabilisce il rispetto da parte della P.A. delle regole stabilite dallo Stato, prevede - in pochi conoscono questo aspetto - sanzioni anche disciplinari nei confronti dei dirigenti di settore che devono sottostare anche a verifiche di performance positiva sotto tale aspetto.
Il nostro studio, pertanto, ormai da tempo si occupa di tutta la procedura di esecuzione da attivare nei confronti della P.A.
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